Perchè la legge sul consumo del suolo veneto è così importante?

28 Gennaio 2017
Ambiente

In Regione Veneto ci apprestiamo a discutere in aula la legge sul Consumo del suolo che palesemente si è trasformata da “Consumo Zero”, a un “Consumo 100%” a causa di una serie di pesanti deroghe che la maggioranza ha inserito nella legge e che annullano le intenzioni condivisibili iniziali.

Nei prossimi giorni vi aggiornerò sul testo che sto approfondendo con molti confronti.
Intanto ci prepariamo capendo: PERCHÉ PARLARE DI CONSUMO SUOLO?

Ieri parlavo con un mio concittadino: mi raccontava di una foto panoramica scattata a montecchio 40 anni fa: una spianata senza cemento, si vedeva solo il Duomo della mia Lonigo in lontanannza, la chiesa di Sarego, qualche casa e piccoli centri…
Molti sono gli studi tecnici e scientifici che ci dicono che la “cementificazione selvaggia” che è stata perpetuata nella nostra regione ha risvolti negativi non solo sull’ambiente, ma anche sulla nostra vita.

Non ultimo lo studio del prof. Paolo Tarolli, dell’Università di Padova, che semplicemente incrocia i dati dell’impermeabilizzazione del terreno, dovuta alla cementificazione, con la piovosità per aree nella nostra regione, dovuta al cambiamento climatico. Il risultato è che “nonostante ci sia un calo del numero di giorni di pioggia, la presenza nei decenni di sempre più aree urbanizzate e la concentrazione della pioggia in pochi giorni ha moltiplicato il numero di zone del Veneto che sono state ferite o che rischiano di essere ferite da una piena-inondazione.”

“lo studio dimostra che se negli anni ’80 la cementificazione e le piogge portavano più problemi e rischi di inondazioni verso la costa veneta, negli anni Duemila il rischio si è moltiplicato e si è spostato verso la fascia pedemontana, soprattutto quella a est, perché anche sulle alture piove con intensità maggiore e il terreno molto costruito ai piedi dei monti rischia di finire sotto.”
La legge sul Consumo del Suolo non è una battaglia ambientalista sul cemento, ma un approccio e una linea di programmazione sul nostro futuro e sul mondo che lasceremo alle prossime generazioni, ai nostri figli.

 

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