Linea Adria-Mestre ora basta!

22 Marzo 2019
Territorio

“Linea ferroviaria Adria-Mestre, ora basta: la Regione agisca contro gli amministratori di Sistemi Territoriali e affidi il servizio ad altra compagnia. Presentata un’interrogazione.”

 

I trasporti pubblici nella nostra regione sono un disastro. Nessuna novità, ma a tutto c’è un limite! La nostra regione non ha una visione progettuale per una mobilità interconnessa, figuriamocene per una sostenibile!

Quasi non ci si crede, ma sulla linea ferrovia Adria-Mestre ogni giorno ce n’è una: ieri il treno in partenza da Venezia alla 14,19 – quello degli studenti – era composto da un solo vagone e a Mestre era già stracolmo di persone tanto che sono intervenuti gli agenti della Polizia Ferroviaria e la corsa è stata interrotta per ragioni di sicurezza.

Neanche una settimana fa, la consigliera Bartelle ha chiesto una ispezione in seguito al caso del servizio igienico che percolava liquidi all’interno del vagone; e ora, questo. È chiaro che non si tratta di episodi sporadici, ma della manifesta incapacità organizzativa e gestionale da parte dei vertici di Sistemi Territoriali.

 

Sistemi Territoriali è una società della Regione Veneto. Bene, è ora che gli amministratori di questa società siano chiamati a rispondere delle proprie responsabilità per i disservizi.

Nel frattempo, finché la situazione emergenziale non sarà risolta, la Regione deve affidare la linea ad altra società: si tratta di un pubblico servizio che non può essere interrotto. Abbiamo depositato un’interrogazione alla quale ci aspettiamo che l’Assessore regionale ai Trasporti risponda concretamente con delibere di giunta e non solo a parole.

 

La stragrande maggioranza degli utenti della Adria-Mestre sono cittadini veneti che studiano o lavorano i quali faticano a spostarsi perché una società della Regione non garantisce loro un servizio decente. Non vorremmo che si trattasse di un antipasto rispetto a ciò che ci aspetta con la tanto agognata autonomia regionale.

 

(Dal comunicato congiunto di Patrizia Bartelle – Italia In Comune -, Cristina Guarda – Civica AMP – e Piero Ruzzante – Liberi e Uguali -)

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