Il nostro piano rifiuti: differenziata, riuso, stop a fanghi e pfas.

28 Luglio 2022
Territorio

Comunicato stampa congiunto Cristina Guarda (EV) e Elena Ostanel (VcV)

 Il nostro piano rifiuti: differenziata, riuso, stop a fanghi e pfas.

 

Venezia 28.07.2022 – Con il passaggio in Commissione ambiente si chiude l’iter consiliare di approvazione del nuovo Piano Rifiuti che ci guiderà fino al 2030.

 

Le Consigliere Guarda e Ostanel dichiarano: “Dato che è stata impedita la proposta di modifiche puntuali, per esercitare comunque il ruolo che ci è stato dato dagli elettori abbiamo presentato oggi un documento di osservazioni di più di 10 pagine che oggi abbiamo discusso punto per punto”.

 

I punti non accolti.

Nessun passo avanti per migliorare le performance, i controlli e la gestione di fanghi e inquinanti emergenti come i Pfas: “I Abbiamo denunciato un passo indietro per la sicurezza in agricoltura – dichiara Cristina Guarda – Il Piano ad oggi considera uguali ammendanti compostati con fanghi e quelli di origine organica (letami, liquami, digestati, ecc.): un boomerang per il settore agricolo regionale, riducendo i controlli.

 

L’agricoltura produce cibo che finisce sulle nostre tavole e determina la nostra salute: non possiamo tollerare una pericolosa deregulation, che consente di spandere sostanze non organiche anche in zone protette o vicino a abitazioni e corsi d’acqua.

 

Speriamo vengano considerate le nostre osservazioni, anche in relazione al tema Pfas: vista la proposta del piano di investire in sistemi di distruzione dei Pfas mezzo incenerimento, noi chiediamo siano almeno utilizzate temperature adeguate a distruggerli, evitando di creare sottoprodotti ancor più dannosi, visto che ad oggi inceneritori di rifiuto secco ed i forni di rigenerazione dei filtri lavorano a temperature inferiori.”

 

“Come abbiamo proposto oggi- dichiara Ostanel- se il Piano utilizzasse come guida il modello della provincia di Treviso potremmo arrivare ad obiettivi ben più ambiziosi di differenziata e di riciclaggio: una raccolta differenziata che passa dal 84 al 90%; e una preparazione per il riutilizzo di almeno 80% in peso invece che del 65%.

Sono questi obiettivi che i Comuni del trevigiano già superano oggi, perché non supportare tutti i Comuni del Veneto a questo obiettivo al 2030? Forse per non ridurre il rifiuto residuo alle nuove linee di incenerimento di Padova e Fusina, già approvate- con la nostra contrarietà- dalla Regione e ovviamente previsti in questo nuovo Piano”.

 

Le osservazioni accolte.

“Bene che alcune osservazioni fatte siano state recepite: spingere sulla preparazione al riutilizzo, sul recupero di materiali assorbenti e tessili, scongiurare il revamping degli impianti esistenti, lavorare sullo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto.

Rimane il fatto che sono emendamenti che avrebbero meritato di essere discussi in Consiglio e non lasciati a meri commenti tecnici in una Commissione.

Il Piano Rifiuti è lo strumento che fino al 2030 ci indicherà la via da seguire: la voce di tutto il Consiglio regionale sarebbe stata per noi la via da seguire- concludono le consigliere.

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *