Edilizia scolastica: 650.000 euro dal governo a Lonigo. Manca una politica regionale

28 Febbraio 2018
Scuola e Lavoro

650mila euro per l’adeguamento antisismico delle scuole sono un buon risultato portato a casa, frutto di politiche nazionali che identificano chiaramente quali sono le priorità e di una proficua collaborazione con le amministrazioni locali. Un doppio finanziamento arrivato a Lonigo all’interno del finanziamento complessivo da oltre 4 miliardi destinati dal Miur all’edilizia scolastica e universitaria, oltre che alla ricerca.

 

Grazie alla prontezza progettuale della scorsa amministrazione comunale sono stati recuperati 438mila euro per la primaria Francesco Orazio Scortegagna e altri 231mila euro per l’Istituto comprensivo Ridolfi.

Queste risorse sono indispensabili e vanno a coprire una lacuna, grave, della Regione, indisponibile ad attivare percorsi specifici per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

Insieme ai colleghi del Partito Democratico avevamo avanzato una proposta durante la discussione del bilancio, quella di aumentare le risorse destinate alla sicurezza delle scuole e alle misure antisismiche. Una proposta che è stata rigettata dalla maggioranza, come da prassi, visto che da anni le domande di sostegno finanziario restano inascoltate.

L’elenco delle richieste è lunghissimo e sarebbe ancora peggio se non ci fosse il provvidenziale intervento dello Stato. È paradossale se pensiamo che l’educazione scolastica è una di quelle materie che il Veneto vorrebbe gestire in autonomiami aspetterei un’azione consequenziale e più concreta, senza dover aspettare che si muova Roma ladrona.

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