Giornata contro la violenza sulle donne, un femminicidio ogni 3 giorni è un fallimento di tutti”

24 Novembre 2021
Sanità e Sociale

Davanti a numeri così imponenti, non possiamo fermarci al sensazionalismo, ma dobbiamo intervenire su più fronti.

In primis è necessario superare i condizionamenti imposti da una cultura ancora troppo patriarcale e maschilista, andando a scardinare quegli stereotipi di genere che permeano anche tra le nuove generazioni, parlando apertamente di genere e di identità di genere.

Per quanto riguarda gli strumenti giuridici a disposizione, in Italia non siamo all’anno zero, il problema risiede piuttosto nella possibilità di applicazione delle norme da parte delle autorità competenti. La carenza di organico di polizia e magistratura spesso non consente di monitorare gli uomini allontanati o denunciati e di osservare i protocolli previsti.

Per questo è urgente consolidare la collaborazione, anche mediante adeguati corsi di formazione, tra: forze di polizia, tribunali e centri anti-violenza, questi ultimi risultano essere particolarmente efficaci nella identificazione del grado di rischio di violenza.

All’apice della cronaca finiscono spesso vittime violenza più giovani; il rischio è che ci si dimentichi della presenza di determinati meccanismi anche nelle coppie di terza età, dove il silenzio e la sopportazione si sono sedimentati negli anni, magari con la compiacenza degli altri membri di famiglia. Dobbiamo uscire dalla cultura dello ‘schiaffo educativo’ e riconoscere la violenza in ogni sua forma, che è e rimane, sempre ingiustificata.

Inutile girarci attorno, soprattutto in periodo di approvazione di Bilancio, servono fondi per finanziare interventi ad ampio spettro: dal potenziamento dei CAV alla formazione delle forze dell’ordine, dei giudici, avvocati, medici e insegnanti.

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *