Covid-19 in Veneto: Proposte alla Regione

10 Marzo 2020
News

L’emergenza covid-19 é fatta di molte storie individuali di sacrificio, che spesso si scarica sulle famiglie, in particolare sulle donne, e sugli operatori sanitari, particolarmente esposti al rischio contagio.”

 

Con una lettera al Presidente della Regione, promossa con i colleghi Ruzzante e Bartelle del Coordinamento Veneto2020, ho ribadito l’urgenza, già condivisa nelle scorse settimane, di interventi chiari in tutela di medici ed infermieri negli ospedali e a sostegno delle famiglie, perché la necessaria azione di contrasto all’emergenza sanitaria non sacrifichi la dimensione sociale e la stabilità familiare.

 

Qui di sotto le proposte, sottoscritte anche da tutti i colleghi del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

  1. Limitazione e contrazione dell’attività elettiva, programmata e non urgente, nelle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate di tutte le Aziende ULSS del Veneto, al fine di ridurre il rischio contagio in uno dei luoghi più importanti e, al contempo, delicati;
  2. Fornire chiare e specifiche indicazioni, univoche in tutta le Ulss, per quanto concerne la gestione dell’attività ambulatoriale e di prelievo del sangue, affinché non vi sia rischio di affollamenti come quelli visti nelle ultime settimane;
  3. Fornitura degli opportuni Dispositivi di Protezione Individiale (DPI), adeguati al livello di protezione da garantire e in congruo numero, al personale sanitario, con particolare riferimento alle tute a copertura integrale che debbono essere utilizzate dagli operatori dei reparti di Rianimazione e di Terapia Intensiva, dato l’alto rischio cui sono esposti e l’urgenza di proteggere la loro salute, anche per garantire la copertura dei turni ed i livelli di assistenza sanitaria;
  4. Con specifico riferimento ai servizi di competenza della Regione e non erogati a causa delle misure urgenti adottate dal governo, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020, le imposte, tasse e tributi a carico dei cittadini veneti e di competenza della Regione (quali, ad esempio la Tassa Automobilistica Regionale), prevedere la sospensione dei pagamenti da parte degli utenti dei servizi e dei contribuenti;
  5. Per quanto concerne i servizi sociali erogati da enti privati e sospesi a causa delle succitate misure urgenti, provvedere a sostegno degli stessi e degli utenti anche tramite la copertura dei pagamenti relativi ai periodi di sospensione del servizio.

Penso in particolar modo al costo dei nidi a carico delle famiglie o alla difficoltà dei Ceod per persone con disabilità di garantire stipendi e contributi.

 

Serve un confronto sulle politiche regionali e con spirito collaborativo, rilanciamo proposte e sollecitiamo la risposta della Regione, per quanto di competenza, cosciente che, quanto sta accadendo in questi giorni, dovrà obbligatoriamente portare la maggioranza a rivalutare le proprie priorità politiche, a servizio delle famiglie e del sistema sanitario pubblico.

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