Pedemontana – Il silenzio di Zaia dopo il sequestro

16 Luglio 2019
News

Pedemontana: perchè il silenzio di Zaia fino ad oggi?

I Veneti pagano l’opera? Allora Zaia ha l’obbligo di vigilare e controllare la Pedemontana, non solo inaugurarla.

 

300 milioni di euro dei veneti già dati al privato, oltre ai 614 mln del governo nazionale, e altri arriveranno con il futuro canone, pagato con pedaggi a peso d’oro e i rischi sulle previsioni del traffico a carico della Regione: non sono pochi.

Non si può che iniziare con questa lista il commento sull’esito del Consiglio straordinario sulla Superstrada Pedemontana, chiesto da tutte le minoranze.

Sono soldi dei Veneti, per noi spesi male, ma per il Presidente Zaia, apparso oggi in via straordinaria, dobbiamo rasserenarci, visto che va tutto bene, e attende la Procura.

Rispondendo oggi alle proposte da noi avanzate, però, la regione si è già costituita parte offesa, e sarà parte civile solo in caso di rinvio a giudizio.

Ciò lo apprezziamo, ma a questo punto ci domandiamo: perché il silenzio fino ad oggi? Se è frode ai danni della Regione e quindi dei cittadini, allora serve verificare e controllare, proteggere e comunicare. E di comunicati il presidente non ne risparmia di certo, con atti e promesse cui magari poi non dà nemmeno seguito. Perché non farlo ora che in gioco ci sono sicurezza e rispetto dei veneti?

Il silenzio di questi giorni non ha fatto altro che instillare pesanti dubbi sulle priorità del presidente e della maggioranza, distanti dalle preoccupazioni espresse dai territori riguardo la pedemontana e non solo, per questo il voto all’unanimità alla risoluzione, testimonia l’esigenza di correggere il tiro.

Di certo non abbasseremo la guardia in merito ai controlli sulle opere in calcestruzzo e alle revisioni contrattuali necessarie in caso fosse accertato che i lavori non sono stati fatti a regola d’arte, affinché i nostri concittadini siano protetti da chi, ormai troppo spesso, sceglie politicamente la strada del fare il leone con i deboli e la pecora con i forti.

 

(Dal comunicato stampa congiunto con i consiglieri Bartelle -IIC- e Ruzzante -LEU)

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