Illeggittimita’ costituzionale della norma sull’estensione dei prelievi di ghiaia

20 Marzo 2023
Ambiente

Esprimo viva soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale sulla norma sulle attività di estrazione di ghiaia adottata dalla Regione del Veneto.

Nonostante le voci di dissenso, di Europa Verde e dell’opposizione, si siano più volte levate a contestare la disposizione di vera e propria deregolazione sui prelievi di ghiaia, rilevandone i rischi ambientali e paesaggistici, la maggioranza preferì persino ignorare le richieste di approfondimento.

Difficilmente questa maggioranza può ignorare quanto oggi certificato dalla Corte Costituzionale, che con sentenza n. 44/2023 del 17 marzo 2023, ha giudicato irragionevole l’intervento in questione.

Afferma infatti la Corte che “in considerazione del fatto che l’attività di estrazione in questione incide significativamente su beni vincolati ex lege a fini di tutela paesaggistica, risulta evidente l’irragionevolezza di una previsione che, per il caso di assenza di piani estrattivi, aumenti le quantità di materiale litoide estraibile rispetto al più rigoroso limite precedentemente previsto dallo stesso legislatore veneto a tutela del buon regime delle acque“.

La recente sentenza del giudice delle leggi ha anche giudicato illegittima la norma, anche questa contestata dalle opposizioni in Consiglio regionale, sull’esonero della ritenuta di garanzia da versare alle stazioni appaltanti regionali a garanzia dei versamenti agli enti previdenziali e assicurativi nelle procedure di pagamento relative a contratti pubblici di servizi, forniture e noleggio attrezzature di importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria.

Insomma, senza voler riassumere la sentenza, non ci si può però sottrare dal pronunciare un “ve l’avevamo detto”.

Spiace comunque dover ancora una volta prendere atto del sussiego che questa maggioranza utilizza per neutralizzare le ragionevoli argomentazioni dell’opposizione.

E’ comunque il caso di evidenziare, sin d’ora e come promemoria per dibattiti prossimi, che la Corte Costituzionale, incidentalmente, rileva come il Veneto sia ancora privo di una pianificazione paesaggistica.

Speriamo che la maggioranza tenga conto di questo aspetto e compia le dovute valutazioni sulle stanze panoramiche che Zaia vuol far costruire sopra i 1.600 metri, in spregio a qualsiasi vincolo paesaggistico

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *