Il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea sui rischi per la salute derivanti dalla presenza di PFAS nell’acqua potabile. L’iniziativa nasce a seguito dell’inchiesta pubblicata da Follow The Money, che denuncia un possibile tentativo di manipolare la normativa vigente per escludere il TFA dalla definizione di PFAS nella direttiva Acque Potabili.
La Commissione europea ha il dovere di proteggere la salute dei cittadini, non gli interessi dell’industria chimica. Se confermato, quanto emerso rappresenterebbe non solo un grave errore tecnico, ma un caso emblematico di cattiva gestione di una vera emergenza di salute pubblica. Il TFA è un composto perfluorato estremamente diffuso e tossico, appartenente alla famiglia dei cosiddetti “inquinanti eterni”, capaci di contaminare l’acqua e il cibo con conseguenze potenzialmente gravi per la salute.
La presenza di TFA nell’acqua non può essere lasciata senza limiti. Chiediamo alla Commissione di chiarire ogni aspetto della vicenda e di assumersi le proprie responsabilità. Se c’è stato un errore, è necessario ammetterlo e, soprattutto, indicare con urgenza come si intenda proteggere la popolazione europea da queste sostanze.
È urgente introdurre un divieto immediato dei pesticidi che si trasformano in TFA nell’ambiente e avviare un percorso per vietare tutti gli usi non essenziali dei PFAS, dalla produzione industriale ai beni di consumo. La salute pubblica deve venire prima di ogni altro interesse. Servono trasparenza, rigore scientifico e un impegno politico chiaro contro le pressioni delle lobby.
Come Verdi, continueremo a chiedere un futuro libero dai PFAS e politiche europee che tutelino in modo concreto la sicurezza dell’acqua, del cibo e dell’ambiente.
Leggi il comunicato stampa.
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