Il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo ha espresso voto contrario in Commissione Affari Regionali alla revisione della politica di coesione proposta dal commissario Raffaele Fitto. Per la prima volta, viene aperta la porta all’utilizzo dei fondi di coesione per finanziare la difesa. SI segna così un’inversione pericolosa rispetto alla vocazione originaria di queste risorse.
La proposta stravolge le priorità ambientali e sociali della coesione europea. Si introduce la possibilità di destinare fondi anche a investimenti esclusivamente militari, con meccanismi di finanziamento particolarmente agevolati. Le condizioni previste — tra cui il 30% di prefinanziamento e il 100% di cofinanziamento — rischiano di favorire i grandi gruppi industriali, penalizzando i territori e le comunità locali. Con il nuovo assetto, incentivi per difesa, casa e acqua vengono trattati allo stesso modo, creando una pericolosa confusione di obiettivi.
La maggioranza degli italiani è contraria al riarmo e preoccupata dall’idea di sottrarre fondi pubblici a settori vitali come la sanità, la scuola e la lotta alle disuguaglianze. Eppure è proprio questa la direzione che sta prendendo il cosiddetto “Piano Fitto”, con il sostegno degli alleati di Giorgia Meloni. Un piano che non ascolta i cittadini e tradisce gli obiettivi di solidarietà e sviluppo sostenibile della politica di coesione.
È fondamentale che il bilancio europeo resti al servizio delle comunità, della transizione ecologica e della giustizia sociale. Per questo continueremo a opporci a ogni tentativo di militarizzazione delle risorse pubbliche. E a batterci per un’Europa che investa dove serve davvero: nel futuro delle persone e del pianeta.
Leggi il comunicato stampa.
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