Vanoi, Zaia boccia Zaia: avevano ragione gli ambientalisti

4 Febbraio 2025
Ambiente

La notizia di oggi? La Regione Veneto rinuncia, di fatto, al progetto della diga del Vanoi.

Il cortocircuito politico-amministrativo

I tecnici della Regione Veneto hanno bocciato la diga del Vanoi. Sì, parliamo dello stessa opera indicata come prioritaria dalla Regione Veneto nemmeno due anni fa. A dare la notizia è stato lo stesso presidente della Regione, Luca Zaia. Tutto ciò crisitna guarda a rovigo per ecoforum venetorappresenta un cortocircuito politico-amministrativo inaudito, nel quale Zaia si trova all’opposizione di se stesso. Alla fine, avevano ragione i “soliti ambientalisti” che proponevano alternative meno costose, più sicure e più efficienti. Ci sono voluti due anni di manifestazioni nei territori coinvolti e i pareri contrari, tra gli altri, delle province di Trento e Belluno, ma alla fine si è confermato ciò che noi Verdi abbiamo sostenuto fin dall’inizio.

Qualcuno ha la memoria corta…

Zaia dimentica che il progetto della diga era stato inizialmente indicato dalla sua Giunta come prioritario per affrontare la siccità, tanto da meritare l’inserimento tra le opere prioritarie del Piano Regionale di Ripresa e Resilienza. Inoltre, non dice che avremmo potuto evitare di spendere un milione di euro di fondi nazionali per la progettazione dell’opera. Con quei soldi del Ministero dell’Agricoltura, avremmo potuto creare aree forestali di infiltrazione o effettuare interventi su altri bacini per la loro manutenzione, raggiungendo risultati concreti e sostenibili.

… e a pagare, è il territorio

Una così grave situazione di stallo nell’affrontare la crisi idrica è il risultato di precise scelte politiche, in particolare delle scelte assunte dal precedente assetto di governo del Consorzio sostenuto dall’ex assessore all’agricoltura Pan e dalla Lega. Queste scelte ci hanno fatto perdere dieci anni di infiltrazione in falda, mettendo in seria difficoltà l’area del Padovano. Mi chiedo se chi ha preso queste decisioni pagherà mai, sul piano politico. Abbiamo perso anni preziosi per affrontare l’emergenza idrica.

Che fare?

È chiaro che dobbiamo rivedere le nostre priorità e puntare su progetti veramente sostenibili e utili per il nostro territorio. Non possiamo permetterci di sprecare ulteriori risorse in opere che non rispondono alle reali esigenze della nostra comunità e del nostro ambiente.

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *