Qualità dell’aria, ok allo studio europeo chiesto dai Verdi
Esprimo quindi soddisfazione per l’approvazione di uno strumento basato su un approccio scientifico. L’inquinamento dell’aria è una delle principali cause di malattie cardiovascolari e respiratorie in Europa. Eppure molti Stati membri, tra cui l’Italia, non stanno rispettando gli standard europei. Questo studio fornirà dati aggiornati e un’analisi mirata sui casi più critici, come quello della Pianura Padana, per supportare i decisori politici nell’adozione di misure urgenti ed efficaci a livello europeo, nazionale e locale.
La proposta dello studio si poggia sulla Petizione n. 0465/2021, che chiede di mantenere la qualità dell’aria al di sotto delle soglie di sicurezza per la salute. E su altre petizioni presentate dai cittadini europei che denunciano la mancata applicazione delle normative UE in materia di inquinamento atmosferico. Attualmente, sono 61 le procedure di infrazione in corso contro 24 Stati membri per violazioni sistematiche delle norme ambientali, con alcuni casi che persistono da oltre 16 anni senza una risoluzione definitiva.
L’obiettivo è completare lo studio entro la prima metà del 2025, in modo da presentare i risultati prima o subito dopo la pausa estiva del Parlamento Europeo. I dati raccolti saranno fondamentali per supportare l’attuazione del Piano d’azione per l’inquinamento zero dell’UE, che prevede una riduzione del 55% delle morti premature causate dal particolato fine entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. La lotta all’inquinamento atmosferico non è solo una questione ambientale, ma una battaglia per il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano.
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