Plastica nei fiumi – La siccità riporta alla luce ciò che scorre nei nostri fiumi

9 Aprile 2019
Ambiente

A Legnago, nella conca di navigazione di Torretta, tutti hanno visto in questi giorni alcune foto di un tratto della linea di navigazione denominata Fissaro-Tartaro-Canalbianco, che parte nelle vicinanze di Mantova attraversa il veronese e il rodigino per giungere fino al mare nei pressi di Rosolina. Alcune foto che ritraevano un “mare di plastica”.

Non vi è dubbio come sia indispensabile raccogliere questi rifiuti prima che raggiungano il mare. Le foto hanno fatto il giro del Veneto, sia sulle testate giornalistiche che sui social.

Queste fotografie, diffuse da Greenpeace Italia, sono tragiche: il livello di inquinamento dei nostri fiumi è sotto gli occhi di tutti e in questo tratto, dove la siccità invernale e l’abbassamento dei livelli dell’acqua dei nostri fiumi, ha riportato alla luce ciò che scorre nei nostri fiumi.

Questo significa che la plastica e tutto il materiale inquinante che si vede nelle fotografe, se non raccolto, si sverserà in mare.

 

È quindi indispensabile che chi ha l’onere della raccolta si attivi immediatamente. Abbiamo depositato una interrogazione per sapere quali misure la Regione intenda attuare in questo senso.

Oggi assistiamo ad un cambio di mentalità e ad una maggiore attenzione per l’ambiente cui consegue una spinta a ridurre l’utilizzo della plastica, specie se monouso. Sarebbe inaccettabile che l’ammasso di rifiuti fotografato da Greenpeace Italia riuscisse a raggiungere il mare senza essere raccolto in tempo.

 

(Dal comunicato congiunto con i consiglieri Patrizia Bartelle, IIC, e Piero Ruzzante, LEU)

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