Lobby industriali e Pfas, il vero scandalo a Bruxelles

25 Gennaio 2025
Ambiente
Negli ultimi giorni, la destra ha cercato di gettare ombra sui fondi europei destinati alle associazioni ambientaliste, definendoli “occulti” e parlando di uno “scandalo”. Tuttavia, la vera questione è un’altra: le potenti lobby industriali che difendono i veleni, come i Pfas, rappresentano la reale minaccia per la democrazia europea.
Ed è questo il vero scandalo, scoperchiato dal Forever Lobbying Project grazie al lavoro di 46 giornalisti, che hanno passato al setaccio oltre 14.000 documenti inediti. Dall’inchiesta emerge che nel solo 2023 le aziende chimiche hanno aumentato i fondi per il lobbying del 34%. E una multinazionale come DuPont ha raddoppiato il proprio budget.
È davvero tutto qua, il presunto scandalo sui “fondi green” dell’Unione europea. Questi fondi, come quelli del programma LIFE, sono tra i più trasparenti e rigorosamente rendicontati. Dal 1992, LIFE ha sostenuto oltre 5.500 progetti in tutta Europa, contribuendo a salvare aree naturali e a promuovere la transizione ecologica. Dove sarebbe lo scandalo?

Le lobby industriali, invece, agiscono nell’ombra, influenzando il processo decisionale e rallentando norme cruciali come la Nature Restoration Law. Sono a loro a dover essere fermate. Le grandi aziende e le associazioni di categoria, specie nel settore della plastica, utilizzano metodi di disinformazione e pressione già visti con il tabacco e i combustibili fossili.

Volete i numeri? Nel 2024, l’Unione europea ha destinato 700 milioni all’intero programma LIFE. Nello stesso anno, le lobby industriali hanno speso più di un miliardo per difendere interessi privati, inquinando il processo democratico. Dobbiamo proteggere la nostra democrazia e sostenere il cambiamento necessario per affrontare la crisi climatica.

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2 risposte a “Lobby industriali e Pfas, il vero scandalo a Bruxelles”

  1. Prima di tutto sono una cittadina e rappresentante di una associazione di consumatori denominata “Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana sps” e membro della Rete che si ispira al Manifesto Europeo #BanPFAS.
    Siamo impegnati attivamen.te ad affrontare il problema dei PFAS insieme a Greenpeace a ISDE e moltissime altre associazioni e comitati.
    È necessario che
    1) si sostenga il divieto globale dei PFAS,
    2) si agisca con urgenza ai vari livelli nazionali affinché si approvino leggi che impediscano la produzione e l’utilizzo nei vari processi produttivi,
    3) si aumenti l’offerta di alternative produttive sicure. Incoraggiare le aziende a investire nell’:innovazione e 4) Si incoraggino tecnologie più sicure.
    PLAUDO QUINDI ALL’INIZIATIVA DELL’ON.LE CRISTINA GUARDA Affinché

    si faccia subito carico di mettere al bando in tutti gli Stati membri gli “inquinanti eterni.”

  2. Brava Cristina,
    abbiamo bisogno di persone come te in Europa. E’ vero, oggi le grandi multinazionali, le plutocrazie e gli oligarchi di tutto il mondo rappresentano il più grande pericolo per le democrazie. il capitalismo è arrivato al punto finale del suo percorso storico. Oltre il liberismo e a causa del liberismo ci sarà solo la catastrofe.

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