Open source: la missione continua

20 Giugno 2023
Ambiente

Dopo una prima approvazione della proposta della sperimentazione dell’Open Source ottenuta dicembre 2022 e mesi si silenzio radio, oggi ho alcuni aggiornamenti:

Partiamo dall’inizio

Nella programmazione 2023-2025, sono riuscita a far approvare la proposta di attivazione, a livello regionale e in via sperimentale, specifici progetti pilota per promuovere interventi di sostegno, partendo dagli istituti scolastici del Veneto, per accompagnare le Pubbliche amministrazioni nella transizione verso l’informatica verde (c.d. green computing), intesa come modello che punta all’utilizzo di strumenti tecnologici più ecologici o con un impatto tecnologico molto basso. (LEGGI QUI)

Tuttavia per realizzare questo obiettivo, la Assessore aveva condiviso l’intento di finanziare i progetti attraverso i fondi FSE, fondi europei destinati al sociale e con lo scopo di alfabetizzazione della popolazione.

Nei mesi successivi, tuttavia, non sono riuscita ad avere informazioni o osservare bandi ad hoc.

E ORA?

Per questo oggi ho incontrato alcuni dirigenti Direzione Formazione che, con grande disponibilità e interesse, hanno ascoltato la mia proposta di formazione di insegnanti e studenti, e condiviso alcune iniziali valutazioni sulle possibilità di realizzarla: ecco una sintesi.

➡️ Dall’incontro È EMERSO UN BANDO PER LE SCUOLE, per l’ampliamento dell’offerta formativa, che potrebbe dare la possibilità di iniziative di formazione di studenti e insegnanti all’uso dei software open, PURTROPPO I TEMPI SONO STRETTISSIMI: scade tra 10 gg!



Attendevo da mesi un incontro sul tema, dopo le promesse di dicembre: la frustrazione del tempo perso oggi ho trovato dei dirigenti interessati e volenterosi, e ho potuto aggiingere un mattone al lavoro iniziato:

Ho aperto il dialogo per alcune iniziative che potrebbero diventare strutturali: dipende dall’apertura della Assessore e dalla qualità del lavoro che ho già iniziato a preparare con le reti di volontari per la sostenibilità digitale.

MA PERCHÉ CI TENGO?!
L’educazione all’uso di software aperti, ossia senza copyright, è essenziale per 2 motivi:
1. È il futuro del mondo digitale e formare studenti e popolazione al loro uso, è essenziale.
2. I sistemi proprietari non solo rendono profondamente costosi i servizi informatici, perché a pagamento, ma riducono drasticamente la vita media dell’hardware.

❌️Tutti noi abbiamo esperienza dell’obsolescenza programmata:

‼️ la vita di un PC con windows, ad esempio, è di circa 5 anni. Per un PC con un sistema Open Source come Linux, Zorin… è almeno 10 anni! E, in più, sono più efficienti energicamente.

Inoltre… 🆘️ il progetto FUSS di Bolzano nelle scuole in
8 ANNI (2016-2023), grazie al software
libero, HA SPESO MENO DI UN ANNO DI LICENZE MICROSOFT: € 184.158 vs € 200.000

Insomma: se una istituzione, un singolo comune o una scuola devono sostituire dopo pochi anni il parco dei dispositivi e acquistare continuamente i programmi e gli aggiornamenti, i costi sono abnormi.

Tutti gli enti pubblici devono obbligatoriamente valutare, secondo il CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE (art. 67, 68, 69) l’alternativa Open dei software informatici, secondo alcuni parametri che lo rendono preferibile (per economia, sicurezza dei dati e ambiente).

Ad oggi sono pochissime le scuole, i comuni, le istituzioni pubbliche che hanno cominciato a usare Open Source, risparmiando e slegandosi da servizi a pagamento.

La Regione deve facilitare la conoscenza di questa opportunità, degli obblighi delle pubbliche amministrazioni (regione compresa) e creare iniziative per fare formazione anzitutto nelle scuole.

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *