Favorevole al ripristino e alla demilitarizzazione del Corpo Forestale dello Stato.

16 Luglio 2021
Ambiente

Esiste un legame storico tra il movimento ambientalista e il mondo forestale storico, legame bruscamente interrotto con la soppressione del Corpo Forestale dello Stato avvenuta con la Riforma Madia nel 2016.

Come conseguenza a questa riforma, centinaia di forestali sono stati destinati ad altre mansioni in seno alla Pubblica amministrazione e, per la prima volta nella storia della Repubblica, abbiamo assistito alla militarizzazione coatta di circa 7mila dipendenti civili dello Stato.

Sono trascorsi venti anni da quando una legge, fortemente voluta dai Verdi, ha introdotto nel codice penale il reato di incendio boschivo.

Ed è proprio sulla lotta agli incendi boschivi che il Corpo Forestale si è sempre distinto, senza dimenticare inoltre: gli importanti compiti di tutela dell’ambiente, lotta al bracconaggio e controllo della caccia, salvaguardia delle specie protette e molto altro.

Senza nulla togliere all’impegno e alla costanza di quei dipendenti dislocati negli altri corpi civili o militari, è evidente come solo attraverso un corpo dedicato, civile e non militarizzato, si possa ottimizzare l’azione di salvaguardia del nostro patrimonio ambientale.

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