Bene l’adeguamento della Regione al Km Zero, su rispetto ambiente però occorre più coraggio

17 Gennaio 2023
Agricoltura

Non si poteva che supportare un adeguamento della legge regionale sul chilometro zero, vista la legge nazionale dello scorso anno che ha fissato specifiche e nuove disposizioni in materia, e la presenza dei nuovi Criteri Ambientali per la ristorazione collettiva, già previsti dal Ministero.

Il km 0 fa bene a noi, fa bene all’ambiente, riducendo l’impatto della filiera. Così la Consigliera regionale Cristina Guarda di Europa Verde a margine dell

L’approvazione del Progetto di legge regionale che adegua l’ordinamento regionale alle nuove disposizioni statali, tuttavia è stato un peccato per la bocciatura delle nostre proposte emendative per consentire la promozione del consumo di frutta presso le scuole in confezioni monouso, ma ecocompatibili e per stimolare la trasparenza riguardo gli appalti delle mense, da quelle delle scuole a quelle degli ospedali, per consentire ai cittadini il controllo sulla effettiva qualità del prodotto, a chilometro zero o biologico, proposto dai vincitori degli appalti pubblici.

Ma, soprattutto, dispiace che non sia stata accolta la nostra proposta per un’agricoltura a chilometro zero libera dai pfas, un inquinamento questo che il mio settore, quello agricolo, ha pesantemente subito nei territori del basso veronese, padovano, in area berica e nella provincia di Rovigo.

Se fino ad oggi la Regione ha ignorato le domande di alcuni agricoltori e consumatori informati, ossia come produrre riducendo l’esposizione a una contaminazione diffusa ed evitare di danneggiare la salute loro e dei propri clienti, oggi la scienza e financo la regolamentazione e le indicazioni europee ci devono portare a prendere in mano la situazione.

La Regione deve quindi farsi promotrice di strategie e studi per dare risposte che non sono solo quelle di fornire acqua dell’Adige con nuovi collegamenti irrigui. L’acqua è poca per tutti, possiamo scegliere varietà, metodi di coltivazione, irrigazione e concimazione ad hoc per trattenere i pfas o ridurre l’assorbimento di pianta e frutti.

È dal 2016 che parlo in Consiglio regionale e proseguirò a proporre queste iniziative alla Giunta regionale, sperando che non ci siano pregiudizi e formalismi nei confronti di un percorso che dobbiamo intraprendere, per evitare di lasciare soli gli agricoltori.

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