Piano Fitto, fondi di coesione dirottati verso l’industria bellica
La procedura d’urgenza per la riforma della politica di coesione, il cosiddetto “Piano Fitto”, è stata approvata nella Commissione Affari Regionali del Parlamento Europeo, accelerando il dirottamento di risorse verso l’industria bellica. Questo rappresenta una pericolosa deriva bellicista e antidemocratica, alla quale continueremo ad opporci con determinazione.
Domani, in Plenaria, torneremo a votare contro la procedura d’urgenza sul “Piano Fitto”, confermando la nostra assoluta contrarietà all’accelerazione imposta dalle destre, compresi i Patrioti di Salvini, solo a parole contrari all’aumento della spesa militare, ma nei fatti complici di questo processo, insieme ai Popolari. Non possiamo accettare che i fondi di coesione vengano sottratti ai territori e dirottati verso grandi multinazionali e industrie belliche, tradendo lo spirito di solidarietà e sviluppo sostenibile che ha sempre guidato questa politica europea.
Durante la sua audizione in Parlamento, il Commissario europeo Fitto aveva promesso che il Parlamento non sarebbe stato esautorato dalle decisioni sui fondi di coesione. E che le risorse non sarebbero state distolte dai territori cui erano destinate e che non sarebbero state utilizzate per finanziare spese militari. Promesse nette, categoriche. Eppure oggi vediamo l’esatto contrario. La sua inversione di rotta tradisce non solo le sue parole, ma anche la fiducia del Parlamento. Altro che Pinocchio: Fitto mente senza neppure il fascino del personaggio di Collodi.
Noi di AVS continueremo a lottare affinché nemmeno un euro venga sottratto alle politiche sociali e ambientali. Difendiamo i valori della pace e crediamo in una politica di coesione gestita dai territori, per i territori. L’Europa deve restare fedele ai suoi principi di giustizia, equità e solidarietà.
Leggi il comunicato stampa.
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