Volo in ritardo? Scordati il rimborso: nelle segrete stanze di Bruxelles, i governi europei stanno per cedere alle richieste delle lobby del trasporto aereo.
I diritti dei passeggeri europei sono in pericolo. La proposta di riforma del Regolamento 261/2004, che disciplina le tutele per i viaggiatori in caso di disservizi nel trasporto aereo, rischia di indebolire gravemente le garanzie attuali. Diversi governi, sotto la pressione delle lobby delle compagnie aeree, stanno cercando di approvare misure che favoriscono i profitti delle aziende a discapito dei diritti dei cittadini. Il governo Meloni, fino a oggi, non ha preso posizione contro questa riforma e ha scelto il silenzio.
Tra le modifiche più preoccupanti, la legalizzazione delle tariffe per il bagaglio a mano, nonostante la contrarietà della Corte di Giustizia dell’UE, l’aumento della soglia di ritardo per ottenere risarcimenti, che passerebbe da tre a cinque ore, riducendo drasticamente i rimborsi ai passeggeri, e l’introduzione di clausole “no-show”, che permetterebbero alle compagnie di cancellare automaticamente il volo di ritorno se il passeggero ha perso quello d’andata.
Il Parlamento europeo aveva richiesto il contrario: più tutele, dimensioni minime garantite per il bagaglio a mano e rimborsi rapidi e automatici. Tuttavia, questa riforma potrebbe essere approvata dal Consiglio europeo già giovedì, con un accordo in prima lettura che eviterebbe un reale confronto democratico.
Alcuni governi vogliono far passare queste modifiche senza informare l’opinione pubblica. Per questo, chiediamo al ministro dei trasporti Matteo Salvini di opporsi con forza a questa riforma e di difendere i diritti dei cittadini europei. Le lobby delle compagnie aeree non possono prevalere sulle tutele dei consumatori.
Leggi il comunicato stampa.
Lascia un commento