Il DDL Caccia minaccia la biodiversità e viola le direttive UE

20 Maggio 2025

Il DDL Caccia proposto dal governo Meloni, rappresenta un attacco senza precedenti alla biodiversità e alla sicurezza pubblica. Le misure previste violano palesemente le direttive europee in materia di tutela ambientale e conservazione della fauna selvatica.

Provvedimenti come l’ampliamento delle aree cacciabili, la riduzione delle zone protette e la possibilità di cacciare durante i periodi di nidificazione mettono seriamente a rischio l’ecosistema. Non solo queste norme contraddicono i principi della legislazione comunitaria, ma espongono l’Italia a una quasi certa procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Le conseguenze sarebbero gravose, con possibili sanzioni e costi elevati per il Paese.

Si tratta dell’ennesimo provvedimento privo di qualsiasi base scientifica, che risponde esclusivamente agli interessi delle lobby venatorie e dei produttori di armi. Il governo sta ignorando il diritto europeo, sacrificando il patrimonio naturale del nostro Paese per meri calcoli elettorali. Questo mette in pericolo la sicurezza di animali e cittadini e compromette la reputazione internazionale dell’Italia.

Come Verdi, denunciamo con forza questa deriva e ci uniamo alle associazioni ambientaliste e animaliste, che il governo si è rifiutato di coinvolgere nella stesura del DDL. La fauna selvatica deve essere protetta, e l’Europa non può accettare un simile arretramento nelle politiche di conservazione. Se il governo deciderà di andare avanti, chiederemo l’intervento delle istituzioni europee per fermare questa riforma che minaccia l’ambiente e la credibilità dell’Italia.


Leggi il comunicato stampa.

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