PFAS e resilienza idrica, nuova strategia UE dia una stretta
L’Unione Europea deve adottare regole più stringenti per il TFA, un inquinante persistente che sta contaminando le acque potabili e agricole. Nell’ambito della nuova Strategia per la resilienza idrica, è fondamentale prevedere l’eliminazione graduale delle principali fonti di questo inquinamento, inclusi i pesticidi PFAS. Insieme alle eurodeputate Sigrid Friis (Renew) e Helene Fritzon (S&D), ho presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea per sollecitare un intervento immediato.
Il recente studio di PAN Europe ha riscontrato concentrazioni allarmanti di TFA nei vini europei. Questi dati rafforzano la necessità di fermare la contaminazione dell’acqua e, di conseguenza, dei prodotti agricoli. L’acido trifluoroacetato (TFA) è un “inquinante eterno” con livelli di diffusione nell’acqua ben superiori a quelli di altri PFAS. La sua mobilità e persistenza, insieme ai potenziali effetti tossici sulla riproduzione umana, lo rendono una minaccia seria per la salute pubblica e la sostenibilità delle risorse idriche.
L’uso agricolo di pesticidi contenenti PFAS è una delle principali fonti di contaminazione da TFA. Per proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini, serve un’azione decisa: è necessario vietare completamente questi pesticidi. Il mese scorso ho già inviato una lettera alla Commissione Europea, insieme ad altri 50 eurodeputati, per chiedere la loro messa al bando. Ora, con questa interrogazione, torniamo a sollecitare la Commissione affinché affronti con urgenza questa emergenza.
Non possiamo permettere che sostanze pericolose continuino a contaminare le nostre acque e i nostri alimenti. È il momento di agire con determinazione per garantire un futuro sano e sicuro per tutti.
Leggi il comunicato stampa.
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