TAV sì, TRENI REGIONALI no?

12 Marzo 2019
News

Pendolari o Tav: Chi è più importante per la politica Veneta?

La vita dei pendolari veneti non è facile. E’ fatta di sveglie che suonano prestissimo, di ritardi, di mancate coincidenze, di pochi posti a sedere ed è fatta di tanti altri disagi. Il 45% dei viaggiatori giornalieri sui nostri treni hanno un abbonamento e questa la dice lunga su chi usa i nostri treni.
Dico questo perché anch’io mi muovo spesso sulla rotaia!
In questo mese i giornali parlano continuamente dei “giochi” di palazzo gialloverde Tav Si o Tav No.
Io invece vi voglio chiedere: “Treni regionali sì o treni regionali no?”

IMPEGNO (MEDIATICO) SULLA TAV VS  IMPEGNO PER IL TRASPORTO REGIONALE

Lo sapete che a causa di tagli o del famoso orario cadenzato (non più un treno ogni 15 minuti, ma uno ogni ora) spesso in treno si viaggia stipati nei vagoni?
Questo è stato fatto per far spazio alle corse dei treni Freccia, notoriamente più fruttuose per Trenitalia, economicamente parlando. Ciò senza che la Regione dovesse sborsare più fondi per la gestione del trasporto pubblico regionale, affidata anche recentemente e clamorosamente con appalti senza gara da parte della Giunta, un affidamento diretto ancora sotto indagine dal Antitrust della Guardia di Finanza.
Lo sapete che alcune tratte di treni regionali hanno un tempo di percorrenza superiore alle stesse tratte in altri orari? Anche di 10 minuti in più.
Questo perché il ritardo per far passare le frecce o Italo è ormai cronico e quindi Trenitalia allunga il tempo di percorrenza per non pagare le multe ad ogni minuto di ritardo.
Lo sapete che spesso per questi ritardi è impossibile prendere la coincidenza o le Frecce per viaggi a lunga percorrenza? Magari quella del treno che porta fuori regione e che, per questo, ci induce a preferire la Freccia al treno regionale (visto che i treni interregionali sono stati cancellati proprio per non creare concorrenza).
Lo sapete che alcuni treni che consentivano ai lavoratori pendolari di arrivare in orario al lavoro la mattina presto, sono stati cancellati ed il primo treno arriva addirittura mezz’ora dopo?
Questo perché non è forse così conveniente servire i pendolari, che per arrivare in tempo sono costretti all’uso delle Frecce dove possibile o in auto o comunque stiparti in un unico treno successivo.

E a questo proposito: Lo sapete che molti treni sono sottodimensionati?

Lo sapete che dalla tarda mattinata al primo pomeriggio le corse dei treni regionali sono interrotte? Spesso sono sostituite da Bus, che però non è detto fermino davvero a tutte le fermate.

Queste sono solo alcune delle difficoltà riscontrate ogni giorno dai pendolari. 

Anche io uso il treno.
Per questo, dopo aver incontrato le categorie degli imprenditori e i sindacati sul tema TAV, invitata assieme a colleghi consiglieri regionali, a parlamentari e sindaci dal presidente della provincia di Vicenza, ho pensato che al di là del tema Tav, delle esigenze del trasporto merci, delle implicazioni politiche, bisognerebbe avere la stessa energia, la stessa unità di intenti nel difendere anche il TRASPORTO PUBBLICO LOCALE e il servizio già esistente.
Sì perché la Tav non porterà ad alcun vantaggio per i cittadini veneti pendolari o utilizzatori del servizio regionale se Non ci saranno investimenti sostanziali sul servizio regionale.

In questi ultimi 10 anni abbiamo visto un calo importante dei servizi ferroviari.

Una trasformazione raccontataci come una fiaba, a cui facilmente si rischia di credere perché abbiamo la memoria corta.
Per invogliare i comuni e i cittadini ad accogliere il tema TAV, la politica regionale prometteva il sistema dei trasporti metropolitano integrato (il famoso SFRM), progetto che non solo avrebbe implementato il traffico su rotaia locale ma lo avrebbe addirittura valorizzato mettendolo in reale rete con i bus per raggiungere le diverse località e i nostri paesi. Insomma, sarebbe stato possibile realmente tornare a casa senza quasi toccare l’auto.
Questo progetto ad oggi, invece, è stato cancellato dell’agenda della nostra regione.
Per questo torno a ribadire che senza un chiaro piano regionale per il trasporto locale integrato, con investimenti seri sui treni ed un impegno concreto del gestore (scelto tramite regolare appalto e non con pluriennale affidamento diretto), la linea TAV, che costa molto più di un semplice raddoppio dei binari ma  non consentirà comunque in Veneto di raggiungere le velocità in km/h previste nel resto delle tratte di alta velocità (a causa delle fermate ravvicinate e della conformazione del percorso) e non porterà vantaggi ai pendolari locali ma, anzi, dovrà cercare di rendersi attrattiva e magari anche essere avvantaggiata per indurre l’utilizzatore del treno a sceglierla e preferirla al treno regionale, così come oggi viene fatto per riempire le Frecce o gli Italo.
Ritengo che il Veneto non abbia ad oggi un buon servizio per i pendolari e, se già gli utilizzatori della tratta Verona Venezia si sentono in difficoltà, figuriamoci a Treviso, nell’alto Vicentino o nel bellunese. Figuriamoci nelle aree del basso veronese e rodigino, la cui tratta è una delle più disastrate e faticose.
Per questo se la politica deve rappresentare con energia imprenditori e sindacati attenti e sensibili al tema TAV, in egual maniera chiedo sia coerente nei confronti dei pendolari, cittadini e turisti che, pur non avendo un proprio specifico sindacato, vogliono preferire il trasporto su ferro ma vogliono anche farlo con serenità e fiducia.

Conclusioni

Sono solo alcune delle tante problematiche del Trasporto Pubblico Locale Veneto, pensando che solo raddoppiando le linee da 2 a 4 rotaie, da Verona a Venezia, risolveremo il 60% dei problemi ai pendolari, ai turisti e contribuiremo a ridurre il grave l’inquinamento dell’aria.
La politica non ne parla, dice che prima serve il tunnel tra Lione e Torino. 
Per un ulteriore approfondimento vi invito a scaricare e leggere l’ultimo rapporto di Pendolaria 2018, in attesa dei vostri commenti.
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2 risposte a “TAV sì, TRENI REGIONALI no?”

  1. Grazie. Un commento calato sulla realtà. Ma si sa.. La gente… Il populino.. pensa che con la TAV diventeranno tutti più ricchi

    • Grazie a Lei! Troppo spesso “grandi temi” nascondono i veri problemi, giornalieri e concreti, che abbiamo in tutto il territorio e soprattutto sulle tratte regionali. E’ inoltre un grande peccato quando vengono indicati come la “soluzione di tutti i problemi”!

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