Cristina Guarda

Consigliere Regione Veneto

Ho avuto l’onore di lavorare con determinazione, senza sosta come Consigliera Regionale in questi ultimi 5 anni, la più giovane tra gli eletti.

Ho 30 anni e sono imprenditrice agricola nella mia città, Lonigo.
Ho scelto la Terra in tutti i sensi, nel lavoro in agricoltura nella mia azienda e in politica aderendo al progetto di Europa Verde.
Sono sposata con Franco, che da anni mi affianca in questo impegno sociale e politico, assieme a tanti amici preziosi, con cui vivo battaglie, azioni, progetti e volontariato sociale, per le persone in difficoltà e anche per gli animali, che mi circondano ormai da quand’ero una bambina.
Da sempre attivista per il dialogo interculturale e promotrice della formazione all’etica d’impresa, che ho scelto di vivere con concretezza anche nella politica.
Mi sento realizzata quando riesco a sollevare le persone dalle preoccupazioni, dando loro soluzioni e accendendo in loro la speranza, la fiducia per il proprio futuro.
Lo faccio con azioni e progetti pragmatici: parto da un problema o da un’idea innovativa, analizzo le strategie ed i numeri, per poi promuovere opportunità nuove e soluzioni. Questo il mio metodo.
Oggi, dopo 5 anni ricolmi di proposte e battaglie, continuo con un progetto duraturo, con lo scopo di riportare sul tavolo della regione e della politica italiana, con un partito innovativo, le priorità ambientali e per le famiglie.

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In Consiglio Regionale mi dedico principalmente:

  1. Alla creazione di nuove opportunità per le nostre piccole e medie Imprese venete, attraverso investimenti nella formazione dell’imprenditore e assistenza nella pianificazione, e strumenti finanziari indirizzati alle realtà imprenditoriali in difficoltà o in fase di partenza.
  2. Ad interventi per la tutela del nostro ambiente e alla valorizzazione del settore agricolo, puntando su ricerca e innovazione per creare ricchezza sana, fatta nel rispetto delle persone, della natura e degli animali.
  3. A dare voce e spazi al mondo del sociale, così da creare un’istituzione regionale sempre più capace di rappresentare la comunità veneta nella sua interezza, rispondendo anche alle esigenze di quei cittadini definiti più “fragili”.