Pfas e monitoraggi: ennesima incomprensione tra sanità e cittadini

10 Aprile 2018
Ambiente

Ieri sera sono stata all’incontro organizzato dai 16 sindaci dell’area colpita all’inquinamento da Pfas.

 

Per questo oggi voglio soffermarmi sulla questione sanitaria e sulla grande preoccupazione di noi cittadini contaminati.

Osservo la costante incomprensione fra cittadini e i dirigenti della Ulss. Ritengo sia una questione delicatissima, perché da una parte ci sono medici, che difendono giustamente il proprio lavoro, dall’altra i cittadini, che altrettanto giustamente pretendono risposte chiare che purtroppo non arrivano.
Il monitoraggio che le Ulss hanno attivato non è una ricerca della diretta connessione Pfas-malattie, ma è una presa in carico sanitaria, così come richiesto della Regione Veneto. L’obiettivo primario che la Giunta voleva ottenere era verificare lo stato di salute dei cittadini e assisterli.

Questa è un’indagine, che seppur utile dal punto di vista sanitario, non ha valenza scientifica e forse darà qualche risultato, e quindi risposte, tra una decina di anni, dopo aver speso enormi risorse economiche senza oculatezza.

La gente chiede di sapere con certezza e urgenza quali siano le patologie causate dai Pfas, perchè sono stanche che l’incertezza giustifichi una derubricazione della gravità della contaminazione. Anche gli scienziati, che hanno divulgato in questi mesi dossier e risultati di ricerche sui Pfas e le patologie dell’apparato riproduttore o della maternità o neonatalità, vogliono chiarezza.
Tutti dicono che ci sono rilevanti  rischi di contrarre malattie, anche molto gravi, in presenza di Pfas nel sangue, ma tutti terminano chiedendo che sia attivata una ricerca che identifichi chiaramente il nesso causa effetto! Abbiamo il diritto di sapere quali patoligie sono direttamente collegate alla  presenza di Pfas nel sangue.

Non possiamo perdere altro tempo nel fare lo studio eziologico (questo il termine tecnico), anche a partire dai dati sanitari della zona rossa degli ultimi decenni, confrontati con la proiezione dello spostamento dell’inquinamento e con lo stato di salute dei territori “pfas-free”.
Ne abbiamo urgente necessità per capire come, dal punto di vista sanitario, ci possiamo proteggere e chi deve essere particolarmente protetto dalla contaminazione da Pfas, se per mamme e bambini è urgente intervenire con misure specifiche, se i ragazzi in età dello sviluppo devono essere aiutati per evitare di avere in futuro problemi riproduttivi.

Anche perché, una volta conosciuto il livello di Pfas nel proprio sangue, cosa si fa se nel frattempo non si è provveduto a dare linee guida di comportamento? (Leggi la mia richiesta del vademecum)

Non sono io a dire che è urgente uno studio eziologico e nemmeno i genitori, ma lo diceva lo stesso Dott. Fletcher, il 28 febbraio 2017, all’incontro organizzato dalla Regione Veneto! Anche lui in America aveva fatto uno studio eziologico; in Veneto parliamo di centinaia di migliaia di persone per cui una ricerca scientifica su questi numeri avrebbe un riscontro scientifico di enorme valenza e utilità per capire come intervenire urgentemente e non rispondere alla gente con un “non sappiamo”.

Penso che questo biomonitoraggio, pur testimoniando la voglia di fare qualcosa per tranquillizzare, si accontenti di far vedere che si lavora, dimenticando che l’urgenza sanitaria deve essere affrontata con tecnicismo scientifico capace di dare risultati concreti e chiari.

10L’abbiamo visto anche con la plasmaferesi: si annuncia una misura salvifica per abbattere la concentrazione di Pfas nel sangue, la si propone senza seguire i protocolli della ricerca scientifica, si accusa lo Stato di averla bloccata, solo perché si è chiesto di avere dati capaci di giustificare l’uso della pratica senza seguire l’iter della sperimentazione, fino all’ultimo atto, ossia ammettere che la plasmaferesi aiuta solo a far sì che in 2 mesi degli interventi invasivi facciamo quello che la natura fa in 4 mesi.

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2 risposte a “Pfas e monitoraggi: ennesima incomprensione tra sanità e cittadini”

  1. Bravissima molto molto bene !
    Centrati i punti indispensabili è significativi .
    Come fare per avere connessioni dirette tra patologie conclamate determinate dall’assorbimento dei PFAS .
    Il resto sono pour parler per quietare la popolazione 👏👏👏👍

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