Il lupo nel mirino: garantire i fondi per evitare l’abbattimento!

2 Febbraio 2017
Ambiente

Mentre in Regione Veneto si cerca di distrugge i Parchi Regionali, oggi in Conferenza Stato-Regioni sembra che il nostro Governatore Zaia voglia proteggere il Lupo, presente (e ritornato naturalmente, non inserito dall’uomo) in Veneto nel Parco Naturale Della Lessinia. Questa presa di posizione sicuramente ci fa piacere.

MA COSA STA SUCCEDENDO A ROMA?

Il piano di gestione è scaduto dal 2007 e viene rinnovato con l’introduzione di molti interventi a tutela della convivenza fra lupo e attività umane (prevenzione dei danni, indennizzi etc…). Ma il frutto della discordia e’ il 22° provvedimento, introduce la soglia massima del 5% per l’abbattimento della popolazione complessiva dei lupiin Italia, “a condizione che non esista un’altra soluzione valida[…] per prevenire gravi danni, segnatamente all’allevamento” o “nell’interesse della sanità e della sicurezza pubblica[…] inclusi motivi di natura sociale o economica”.

Ciò scuote l’opinione pubblica (e anche la mia) e ad alcuni parrebbe concedere in modo ingiustificato la possibilità di abbattimento, mentre ad altri parrebbe porre un limite percentuale all’abbattimento, che rimarrebbe comunque l’ultima spiaggia in casi gravi.

ATTENZIONE PERO’

Molti studi verificano come l’abbattimento possa essere molto più dannoso, perché mette a rischio il branco e senza di esso i lupi soli causano più danni!
(Un’amica esperta in materia mi spiega la logicità del ragionamento: tanti lupi soli=ognuno caccia per sè, tanti lupi in branco=cacciano una preda unica per la “famiglia”)

IL PUNTO DEBOLE: COME EVITARE L’ABBATTIMENTO?

Vorrei però porre l’attenzione a quello che è il vero problema: tutte le parti, nazionali e molte regioni ed in primis la nostra Regione Veneto, NON METTONO SOLDI PER LA PREVENZIONE, come i dissuasori, le reti elettrificate, i cani pastore per gli allevatori etc… metodi già utilizzati in alcune aree, anche italiane, con risultati positivi e a garanzia dell’allevatore.

Quindi il mio profondo disaccordo nasce su un rischio palese: se una regione non investe nel territorio e nella prevenzione, abbandonando la gestione della fauna e quindi lasciando soli gli allevatori, arrivare a risoluzioni drastiche sarebbe tanto facile quanto dannosissimo!

Mi auguro che il nostro governatore mantenendo fede alle proprie parole faccia stralciare a Roma il 22° provvedimento e, parallelamente, torni in Veneto intervenendo contro la riduzioni dei Parchi veneti, a sostegno degli indennizzi agli agricoltori per i danni causati dalla fauna e investendo nel progetto Wolfalps ad oggi dimenticato!

 

E IN TARDA SERATA, DOPO L’INCONTRO CON I GOVERNATORI DI OGNI REGIONE… SUL PIANO ABBATTIMENTO LUPI, LA CONFERENZA STATO-REGIONI LO RIMANDA.

La Conferenza Stato Regioni, avvenuta ieri pomeriggio, ha deciso di chiedere il rinvio del “Piano lupo“.
Ci sono buone possibilità che venga pure stralciato il 22° provvedimento del piano, che prevede (solo come ultima azione possibile) l’abbattimento controllato del 5%.

Quindi, la discussione è stata rinviata al 23 febbraio come hanno chiesto le Regioni all’unanimità, appoggiate dagli amministratori locali e dalle associazioni ambientali. Il ministro Galletti ha aperto anche alla possibilità che dal testo sparirà la parte sulla riapertura della caccia al quadrupede.

Ora attendiamo le decisioni che verranno prese nella prossima riunione.

 

Se avete considerazioni sul tema, scrivimi@cristinaguarda.it

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