Nei Consorzi di Bonifica nuove poltrone politiche. Eliminati i sindaci!

8 Maggio 2019
Agricoltura

Ieri in consiglio abbiamo assistito ad un gravissimo voto: da Venezia la maggioranza ha privato il territorio di ogni rappresentanza nei consorzi di bonifica.

È un argomento tecnico ma davvero importante perché descrive un disegno politico dannoso per noi cittadini: riempire enti ed istituzioni di propri “nominati”, allontanando i rappresentanti più vicini alla gente e che conoscono i territori.

 

I Consorzi di Bonifica sono preziosi strumenti di tutela del territorio e delle comunità da rischi di esondazioni e idrogeologici, non solo garanti dell’acqua necessaria a noi per l’irrigazione.

 

Per questo non condivido affatto la scelta, irresponsabile, di mettere sotto scacco politico anche questo ente, che deve collaborare con la Regione, ma rispettato nella sua Valenza territoriale.

 

Come ben lo descrive il mio collega Azzalin, nel suo comunicato che condivido, dicendo che la “Regione è autonomista solo a parole”.

 

“Le mani della Regione, e della Lega in particolare, calano anche sui Consorzi di bonifica. Altro che autonomia, il vero marchio di fabbrica di questa Giunta è il neocentralismo veneziano. Dei territori e delle loro esigenze non gliene frega niente. Si cambia la governance, eliminando il rappresentante dei sindaci, eletti dai cittadini, sostituendolo con uno nominato dalla Regione, senza avere il coraggio di mettere nero su bianco le motivazioni, è un atto di codardia politica”.

“La riorganizzazione degli enti consortili inserita all’interno del Progetto di legge di adeguamento ordinamentale, approvato in aula consigliare, va proprio in questa direzione.”

 

Il miglioramento della efficienza non può essere mascherato dalla creazione di nuovi “posti” politici, soprattutto se si estromettono i sindaci e gli amministratori del territorio, e senza preparare e condividere prima un progetto da discutere con tutti i soggetti interessati.”

I Consorzi svolgono un ruolo fondamentale nella gestione e nella tutela del territorio, non solo agricolo, ed è grazie a loro se sono stati attivati progetti che hanno permesso di attrarre fondi nazionali, non è merito certo della Regione.

 

“Eppure si vuole cambiare, senza che ci sia un’apparente motivazione. Perché la Giunta vuole modificare la composizione dei Cda dei Consorzi? A cosa serve piazzare un loro rappresentante al posto di quello dei sindaci?

È curioso come in Terza commissione non ci sia stata nessuna lamentela sul loro funzionamento né sulla necessità di cambiare la governance. Questa proposta è in realtà l’ennesima ingiustificata espropriazione del territorio, come già successo con i Parchi. Daparoni a casa nostra’ a ‘paroni a casa vostra’, il mutamento della Lega è ormai completato.”

CONDIVIDI:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *