Aviaria e Blue Tongue – Tagli alle strutture veterinarie e alla prevenzione

23 Febbraio 2017
Agricoltura

Aviaria e Blue tongue: “Grido d’allarme di veterinari e allevatori. La giunta sia previdente”.

 

Le epidemie legate al Blue tongue e all’influenza aviaria impongono un rafforzamento urgente delle strutture veterinarie.

In questi giorni il comparto veterinario veneto ha denunciato l’assoluta insufficienza di risorse e di personale per reagire e assistere in modo capillare alle due epidemie. Si parla esplicitamente di servizi veterinari delle Ulss allo stremo, visto che manca il turn-over del personale e che le forze in campo si assottigliano settimana dopo settimana.

La struttura regionale veterinaria, declassata da luglio a semplice unità organizzativa, relegata a rimorchio di strutture mediche, può contare ormai su un numero esiguo di unità lavorative.

Solo il senso di responsabilità del personale ha permesso finora di assicurare una regia alle azioni di contrasto dei virus. E’ chiaro che in questa situazione è indispensabile rafforzare sorveglianza e controlli a tappeto negli allevamenti e sui selvatici.

Eppure il governo veneto ha sempre cercato di tranquillizzare, sminuendo l’urgenza del Blue tongue, virus destinato a riprendere vigore dopo la stagione invernale e ignorando la denuncia dei primi focolai di aviaria. Col risultato che si è verificato un clamoroso ritardo nella gestione dei fenomeni virali.

Ed ora per l’allevamento veneto di ovi-caprini e avicoli non è esagerato parlare di grave emergenza. L’aver ridotto all’osso il sistema veterinario tagliando sulla prevenzione, sommato ai ritardi della Regione, sta causando infatti un danno economico al settore degli allevamenti veneti.

In conclusione lancio un appello alla Giunta regionale: “Si ripristini immediatamente il confronto tra il settore agricolo e quello della prevenzione gestito dalla sanità regionale veneta, perché sembrano due mondi che navigano in due diverse direzioni. E soprattutto la Giunta garantisca al settore veterinario quei mezzi senza i quali diventa impossibile contrastare efficacemente il boom dell’aviaria e il ritorno della Blue tongue“.

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